Gengivite

Le gengive sono anatomicamente suddivise in più parti:

• La parte marginale è composta da banderelle sottili di tessuto (1 millimetro circa di altezza) che circondano i denti a livello del colletto (punto di passaggio tra corona e radice). Questa parte di gengiva forma come una specie di festone intorno ai denti e, poiché non vi aderisce, rappresenta la parete esterna di uno spazio molto importante denominato solco gengivale la cui profondità è strettamente aderente per tutto il perimetro al punto in cui lo smalto coronale trapassa nel cemento radicolare.

• La parte aderente, di spessore variabile, continua quella marginale ed è strettamente accollata alla superficie antero-superiore dell’osso alveolare: la porzione di osso in cui è alloggiata la radice.

• La parte libera, ricca di fibre muscolari, continua quella aderente e si perde nella mucosa delle guance e delle labbra.

L’aspetto di gengive sane è dato dal colore roseo, dal contorno regolare, dall’assenza di gonfiore, di tumefazioni, di retrazioni e di sanguinamento.

Come mantenere lo stato di salute delle gengive

La pulizia del solco gengivale, lungo il perimetro di ogni dente, nel corso delle quotidiane manovre d’igiene orale serve a mantenere lo stato di salute delle gengive e a prevenirne le malattie infiammatorie determinate dalle tossine prodotte dai batteri della placca.

La tecnica di spazzolamento appropriata, infatti, prevede una leggera inclinazione dello spazzolino rispetto all’asse verticale del dente, affinché le setole artificiali possano penetrare nel solco gengivale, e che il movimento di pulizia avvenga con direzione verso il basso nell’arcata superiore e verso l’alto nell’arcata inferiore.

C’è da dire che lo spazzolamento dei denti oltre ad una tecnica adeguata richiede un tempo non inferiore a 2 minuti. Non basta cioè una spazzolata superficiale a rimuovere tutti i residui di cibo. Addirittura recenti ricerche suggeriscono che la rimozione di placca batterica aumenta del 10% portando da 2 a 3 minuti il tempo di spazzolamento.

Le malattie delle gengive

Il segno tipico di una comune malattia infiammatoria delle gengive, la gengivite, è il sanguinamento allo spazzolamento o, per quanto riguarda quella parte di gengiva posta tra dente e dente (papilla interdentale), al passaggio del filo interdentale.

Il sanguinamento delle gengive non è mai un fenomeno normale, la sua presenza non va mai trascurata. Anche se molto frequente nella popolazione, ancorché in chi effettua una discreta igiene orale, esso andrebbe sottoposto all’attenzione del dentista.

Curare la gengivite serve ad evitare la progressione della malattia infiammatoria che coinvolge le gengive, in particolare la gengiva marginale, verso i tessuti più profondi deputati al sostegno delle radici dentali.

Gengive Infiammate

Come abbiamo detto sopra le gengive possono risultare infiammate per mancanza di igiene accurata. Questa la causa più frequente della gengivite. I residui di cibo si fermano tra i denti e le gengive, permettendo ai batteri presenti nella bocca di colonizzarli, di metabolizzarli e di iniziare così la loro azione infettiva sulle gengive stesse.

Le gengive infiammate appaiono arrossate, a volte gonfie, e sanguinano facilmente al contatto dello spazzolino da denti e del filo interdentale. Il paziente cerca allora protettivamente di non stimolarle né con lo spazzolino né con il filo interdentale, aumentando senza volerlo il potenziale aggressivo della placca batterica che continua ad agire indisturbata.

Le altre cause potenziali della gengivite sono il tartaro che si deposita sui denti, la presenza di carie e le protesi incongrue che irritano le gengive. In un soggetto affetto da parodontopatia avanzata le gengive appaiono retratte, tumefatte, copiosamente sanguinanti. La perdita progressiva del tessuto osseo che sostiene le radici dentali porta nel tempo alla mobilità dei denti fino alla loro compromissione irreversibile e perdita.

Azione del fumo sulle gengive

Che il fumo influisca sul colore dei denti è conoscenza comune, infatti può provocare macchie esterne sullo smalto e infiltrare la guaina che avvolge i prismi che lo compongono. Lo smalto in questo modo perde translucentezza, diventa giallognolo e opaco.

Che abbia effetto anche sulla salute delle gengive e, più in generale, sui tessuti di sostegno dei denti non è altrettanto conosciuto. Eppure è così. Il fumo favorisce le parodontopatie e, chi ne è affetto, oltre a rivolgersi alle cure dello specialista, dovrebbe smettere di fumare affinché vadano a buon fine.

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