Igiene Dentale e Prevenzione Orale

L’odontoiatria moderna, come tutta la medicina, si fonda sull’assioma che “prevenire sia meglio che curare“.

Per effettuare una corretta prevenzione delle più importanti malattie del cavo orale è necessario conoscere le cause che le determinano: sarà più facile allora agire con la necessaria decisione per contrastarle.

E’ ferma convinzione dello Studio Dentistico ed Implantologico del Dr. Giuseppe Grasso che il paziente debba assumere un ruolo attivo nel perseguire l’obiettivo “salute orale” e che lo specialista sia il suo naturale collaboratore.

Le principali malattie dei denti e dei loro tessuti di sostegno riconoscono cause ben individuate e controllabili.

La carie dentaria e la parodontopatia di cui parleremo e approfondiremo piu’ avanti, vedono la placca batterica come principale fattore responsabile; la malocclusione, invece, è frequentemente determinata, o comunque aggravata, dall’abitudine che si protrae oltre tempo a succhiare, ad esempio il dito o il ciuccio, e dalla tendenza del bambino ad assumere atteggiamenti a bocca aperta.



I tre livelli della Prevenzione

Tre sono i livelli di prevenzione della carie dentaria e della parodontopatia:

1. La prevenzione primaria, mira al controllo delle cause per far si che la malattia non si presenti.

2. La prevenzione secondaria, consiste nell’intercettare il danno precocemente, tanto da renderlo reversibile. Si attua sottoponendosi a visite periodiche dal dentista, nel corso delle quali egli potrà rilevare una gengivite iniziale, una carie nei primi stadi di sviluppo oppure un morso crociato che influenza negativamente la crescita dei mascellari e lo sviluppo della dentizione. Sottoponendosi a blande terapie e prescrizioni quando la malattia è allo stadio iniziale è possibile guarire la gengivite, arrestare la carie e far riprendere una crescita equilibrata ai denti e ai mascellari.

3. La prevenzione terziaria, ovverosia l’intervento terapeutico mirato a limitare il danno ormai provocato. Quotidianamente gli specialisti dello Studio Dentistico ed Implantologico del Dr. Giuseppe Grasso si cimentano nella cura di carie dentarie più o meno estese e di parodontopatie. Il loro intervento, in questi casi, pur non potendo garantire la completa “restitutio ad integrum” dell’organo colpito guarisce comunque la malattia in atto, arrestandone la progressione che renderebbe le cure più complesse o addirittura inefficaci.

Prevenzione primaria.

E’ di sicuro la prevenzione primaria quella che sta assumendo rilevanza presso la popolazione in quanto impedisce l’insorgenza della malattia.

La sua parola d’ordine è: “Eliminare la placca batterica da denti e gengive“.

Imparare come e quando spazzolare i denti e passare il filo interdentale preserva il nostro sorriso da malattie come carie e gengive infiammate che solo poche decine d’anni fa portavano, progredendo indisturbate, la maggior parte della popolazione alla perdita spesso totale dei denti.

Lo sviluppo di patologie del cavo orale quali lesioni parodontali , granulomi, cisti ecc., se lasciate indisturbate, possono essere causa di infezioni a distanza di organi vitali quali il cuore, i polmoni ed i reni.

E’ quindi necessario sottoporsi a visite periodiche, a sedute d’igiene orale professionale mirate alla rimozione del tartaro che si può formare nelle zone dove è più difficile la pulizia domiciliare e maggiore il ristagno di saliva ed a radiografie endorali che permettono di localizzare eventuali patologie.

Sempre con intento preventivo primario si può coadiuvare l’azione di pulizia con la fluoroprofilassi. L’assunzione di fluoro nell’età di formazione delle corone dei denti permanenti permette la formazione di uno smalto più resistente all’azione demineralizzante degli acidi prodotti dai batteri della placca.

Altra terapia preventiva è la sigillatura dei solchi che consiste nella chiusura con appositi materiali compositi delle aree dentali dove la placca batterica tende più facilmente ad infiltrarsi ed a rimanere intrappolata.

Spazzolamento dei denti

Oggi è possibile raggiungere obiettivi di prevenzione e mantenimento della propria salute orale inimmaginabili fino a poco tempo fa.

L’odontoiatria moderna ha fatto notevoli passi avanti in questo senso.

Attuando scrupolosamente le regole codificate della prevenzione si può arrivare in età avanzata con tutti i propri denti integri, in perfetto allineamento e con un ottima salute dei tessuti che li circondano e li sostengono.
 L’unico impegno richiesto è imparare le regole e metterle in pratica.

Spazzolamento dei denti.

La tecnica di spazzolamento dei denti che spesso vediamo illustrata negli spot dei dentifrici, che mostra talora una bellissima ragazza dalla meravigliosa dentatura che muove lo spazzolino in direzione sinistra-destra, è da evitare perché oltre a non essere efficace può produrre danni importanti alle gengive: le recessioni gengivali.

Queste sono inestetiche e fastidiose perché determinano un aumento della sensibilità al caldo e al freddo.

I motivi per cui non si devono mai spazzolare i denti con un movimento orizzontale forte e vigoroso sono due:
il primo è che così facendo la placca batterica non viene ben rimossa ma piuttosto trascinata e depositata negli interstizi dentali dove ristagna, favorendo l’insorgere di tartaro e carie;

il secondo è che le setole dello spazzolino mosse parallelamente alla gengiva non rimuovono la placca sotto il solco gengivale anzi tendono a pressarcela. Inoltre questa azione contribuisce meccanicamente a distaccare la gengiva dai colletti dentali provocando le recessioni gengivali e in alcuni casi può addirittura provocare erosioni del colletto dentale di una forma caratteristica, che evoca l’effetto prodotto dai colpi d’ascia sferrati da un boscaiolo s’un tronco d’albero da abbattere.

Quale è allora il metodo giusto per pulire i denti?

Lo spazzolino va sempre mosso in direzione perpendicolare alla gengiva, e sempre dalla gengiva verso il dente.

In altre parole, per pulire i denti superiori il suo movimento deve avvenire verso il basso, non verso l’alto, in modo da penetrare con le setole anche negli interstizi dentali e con un inclinazione di 45 gradi, per rimuovere la placca da sotto il colletto gengivale.

Per la parte inferiore della bocca vale l’opposto, cioè il movimento deve procedere verso l’alto; ovviamente l’operazione va ripetuta sia sulla parte esterna della dentatura che su quella interna, spesso tralasciata.

Per quanto riguarda invece la pulizia della parte masticatoria dei denti posteriori, l’ideale é spazzolare queste superfici prima dal dietro verso l’avanti e viceversa e poi, ad operazione conclusa, con il solito movimento laterale per pulire gli interstizi dentali.

Per una corretta igiene orale quotidiana, oltre alla pulizia dei denti e delle gengive dalla placca batterica, non va dimenticata la pulizia della lingua!

Una efficace spazzolata del dorso linguale, meglio eseguibile con appositi strumenti pulisci lingua, eliminerà milioni di microrganismi, così spesso responsabili dell’alitosi.

Sembrerà difficile, detto a parole, spazzolare i denti in modo corretto; ma c’è da star sicuri che dopo una settimana abbastanza scomoda a causa dei nuovi movimenti della mano, questa sarà una nuova, salutare abitudine tutta a vantaggio della salute orale e… del portafoglio!

Il Filo e lo Scovolino Interdentale

Il filo e lo scovolino interdentale sono presidi insostituibili per il completamento dell’ igiene orale quotidiana, anche se non sono ancora entrati pienamente, in Italia, nelle abitudini quotidiane della popolazione.

La manualità necessaria per usarli, così apparentemente difficoltosa all’inizio, viene invece rapidamente raggiunta dopo poco tempo con grandi vantaggi.
Ciò fa sì che l’abitudine, una volta acquisita, non venga più abbandonata.

Il filo e lo scovolino interdentale sono indispensabili per una corretta igiene della bocca perché il loro uso quotidiano ci permette di eliminare la placca batterica adesa alle superfici dentali cosiddette mesiali e distali (o interprossimali), le parti del dente che affacciandosi sullo spazio interdentale sono del tutto inaccessibili allo spazzolamento ordinario.

Se non vengono adoperati la placca batterica che qui si accumula causerà prima o poi carie e infiammazioni della gengiva interdentale (papillite, ovvero l’infiammazione della papilla, com’è chiamata la porzione di gengiva che sta tra due denti).

Nel tempo può svilupparsi una parodontopatia con formazione di tasche non più detergibili con la normale igiene domiciliare, tanto da richiedere l’intervento chirurgico del parodontologo.

Per capire l’importanza del filo e dello scovolino interdentale basta pensare che con lo spazzolino vengono pulite 3 superfici dentali su cinque. Se il filo interdentale o lo scovolino non vengono utilizzati il 40% delle superfici dentali non viene mai pulita.

Come si usa il filo interdentale.

Il filo interdentale si inserisce tra due denti, lo si spinge fino a toccare la gengiva, poi si tira verso l’esterno facendolo aderire bene alla parete di uno dei denti.

L’azione di strofinamento esercitata stacca la placca batterica dal dente e un successivo sciacquo l’eliminerà dalla bocca.

Come si usa lo scovolino

Il ciuffo a forma di alberello (di cui esistono in commercio diverse dimensioni) viene inserito tra i due denti, poi estratto e pulito.

La manovra, sia che si tratti del filo che dello scovolino, viene ripetuta due volte per ogni interstizio, per pulire la parete mesiale di un dente e quella distale del dente adiacente, ed eseguita come azione finale, al termine dello spazzolamento.

Ovviamente, ogni volta che cambiamo spazio interdentale, la parte di filo o lo scovolino utilizzati devono sempre essere puliti.

Le 10 Regole dell’ Igiene Orale

L’igiene orale domiciliare é talmente importante nella prevenzione delle malattie dei denti e delle gengive che riteniamo particolarmente utile fornire un promemoria cui attenersi per renderla efficace al massimo grado.

1. Spazzola i denti per almeno 2 minuti dopo ogni pasto.
Al disotto di questo tempo è difficile eliminare completamente la placca batterica da denti e gengive. Potresti impostare un timer all’inizio dello spazzolamento che ti aiuti a non accorciare il tempo necessario.

2. Cambia lo spazzolino spesso.
Quando le setole hanno perso la loro compattezza non esercitano più una efficace azione di pulizia. Il tempo normalmente indicato è di 2 mesi ma accorciandolo un pò si aumenta la qualità dello spazzolamento.

3. Passa lo spazzolino sui denti anteriori e posteriori allo stesso modo.
In genere si tende a trascurare la parte posteriore delle arcate a vantaggio dei denti davanti. Se si mantiene questa cattiva abitudine a lungo i denti molari e le loro gengive ne risentiranno.

4. Utilizza un dentifricio fluorato.
Il fluoro esercita un azione protettiva, antisettica e remineralizzante sullo smalto dentale.

5. Compra spazzolini con setole artificiali che hanno le punte perfettamente arrotondate.
Le setole naturali hanno punte irregolari e cave, trattengono sostanze al loro interno e non hanno un azione di sfregamento ottimale come quelle artificiali.

6. Usa preferibilmente spazzolini con setole di durezza media a meno che il tuo dentista, per motivi particolari, non ti consigli diversamente.

7. Effettua lo spazzolamento dei denti inclinando di 45° lo spazzolino rispetto all’asse del dente e muovilo verticalmente con azione rotatoria dalla gengiva verso il dente.

8. Spazzolando con la mano destra devi fare attenzione a non trascurare alcune zone delle arcate, ad esempio la zona interna superiore destra.

9. Quando hai finito di spazzolare i denti passa il filo interdentale e pulisci la lingua con strumenti appositi. Quest’ultima è un’ottima abitudine per la prevenzione di carie, parodontopatie e disturbi dell’alito (alitosi).

10. Eseguendo un corretto spazzolamento dei denti associato all’utilizzo del filo interdentale e del puliscilingua non è necessario di routine effettuare anche sciacqui con i collutori. Questi ultimi si rendono però indispensabili per la cura e la profilassi di condizioni particolari.

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